E’ PRIMAVERA, LE ERBE SPONTANEE

Selvatiche, medicinali, alimurgiche, officinali.

Le erbe spontanee popolano i prati a primavera, ad ognuna la sua nicchia, verdi bio-indicatori dello stato chimico-fisico di un terreno.
Crescono solo dove si avverano tutte le condizioni necessarie al loro vegetare: terreno umido e fertile oppure secco e compatto, assolato o in mezz’ombra, acido o calcareo.

Proprio questa loro estrema necessità di “perfezione” le rende difficili da iscrivere nello schema tradizionale della coltivazione di un orto.
Sta all’occhio del raccoglitore imparare a riconoscerle e trovarle.

Eppure contengono più sali minerali e vitamine di ogni altra verdura che possiamo trovare al mercato, con sapori che vanno dal dolce degli Strigoli, all’amaro delle Cicorie, fino al piccante della Piantaggine.

Da sempre, “gli erbi”, hanno fatto parte della cultura delle campagne, utilizzati in torte, minestre e insalate per sopperire alla penuria di verdure nella primissima primavera quando l’orto invernale è ormai scarno e ancora le primizie tardano ad arrivare.

Oppure come rimedi della medicina tradizionale per curare i malesseri: Tarassaco per depurare, Achillea per le infiammazioni, Iperico per il buon umore.

Imparare a riconoscerle può essere un piccolo passo verso la riscoperta di tradizioni popolari e l’autosufficienza alimentare. 

Si ricorda che crescono ovunque, ma è sempre consigliato raccoglierle in luoghi lontani da fonti di inquinamento.

I nostri prodotti con le erbe spontanee: